SANDRO FOTI


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Nigeria

VIAGGI

I miei Viaggi: NIGERIA
Lagos.

Viaggio di lavoro a Lagos




LAGOS
All'Aeroporto
Il mio lavoro mi porta sovente a viaggiare. Purtroppo non sempre in belle località. Questa volta sto volando verso Lagos in Nigeria. Le informazioni sulla sicurezza, per noi “del cane a sei zampe” che lavoriamo nei impianti petroliferi, non ci hanno tranquillizzato. Sto volando in classe economica e ho al mio fianco una simpatica ragazza giapponese con la quale scambio qualche parola. Forse meglio che viaggiare in Business al fianco di persone taciturne immerse nel loro PC portatile.
Il volo giunge a Lagos in orario e saluto la ragazza giapponese che prosegue per Accra in Ghana.
In aeroporto ho incontrato altri colleghi del Gruppo e quindi incontriamo gli autisti. Nei giorni precedenti mi era stata inviata una e-mail con le loro foto perché siano riconoscibili.
Il vento caldo proveniente dall’interno del paese trasporta della sabbia che si mischia con l’umidità dell’aria tipica della costa.
Due autisti mi ha accompagnano all’esterno e, intanto che uno mi fa compagnia, l’altro prende l’auto. E’ sera quindi il traffico non è eccessivo. In circa un ora e un tragitto di 50 km arriviamo alla Guest House. Questa ha una architettura orientale e assomiglia ad un fortino. Tutte le finestre hanno delle grate con inferriate. Sono in tempo per la cena. I colleghi mi raccontano che la settimana precedente gli autisti in aeroporto era stati “distratti” dalla partita finale di calcio di Coppa d’Africa, così che loro sono arrivati in Guest House a tarda sera.

La domenica in Guest House
Ho qualche difficoltà a telefonare con il mio cellulare a casa. I telefoni della Guest House, contrariamente a quanto affermato, non mi permettono di chiamare! Per fortuna la ragazza della Reception mi compra una tessera telefonica e mi fa usare il suo cellulare. Mi costa 10 euro, ma almeno tranquillizzo mia mamma. La stanza non eccezionale, ma per una settimana va più che bene. La televisione riceve circa una decina di canali di cui Rai International. La porta è dotata di chiave elettronica, che contrasta con un arredamento un po’ datato e un po’ “spaccato”.
Per ragioni di sicurezza non posso uscire dalla Guest House, ma all’interno ho a disposizione una piscina, sauna, idromassaggio e palestra. Vado in palestra. Il tapis roulant mi permette di allenarmi per un ora, ma è molto caldo e il ventilatore che ho in faccia non è sufficiente.
La ragazza alla reception si chiama Beauty. Ovvero il suo nome è complicato per noi, così che lei ha scelto questo, che (a ragione) è la sua traduzione.
Domenica pomeriggio andiamo in ufficio. Anche perché non c’è niente altro da fare.
In serata ci raggiunge un altro collega da Port Hourbur. La serata passa tra i racconti di cantiere e il responsabile del cattering, un italiano che ha passato una vita sulle navi da crociera, ci intrattiene con dei racconti affascinanti.

In ufficio
Lunedì primo giorno di lavoro. I colleghi nigeriani, ai quali dovrò insegnare alcune attività dell’ingegneria civile, dovrebbero essere sette, ma Lorretta (con due erre) non c’è perché ha la figlia di otto mesi che non è stata bene. Invece Michael è stato vittima questa mattina di una rapina e ha telefonato che farà tardi. Le rapine sono frequenti anche se siamo in una zona della città supercontrollata. In Guest House infatti mi hanno detto che la scorsa settimana anche il cuoco nigeriano è stato rapinato e in più duramente picchiato.
Tutti i fabbricati, compreso il nostro ufficio, hanno un generatore di corrente e molte antenne sul tetto. La rete elettrica, quando presente è molto instabile. Un controsenso in un paese che produce una enorme quantità di gas.
Noto che sul tavolo di Lorretta c’è una rosa. I colleghi gliel’hanno regalata per la festa San Valentino!!!
Il corso continua perfettamente e i colleghi sono abbastanza interessati.
A sera in Guest House arrivano altri colleghi dalla vicina piattaforma petrolifera (Scarabeo2) qui in transito per tornare in Italia o nei loro paesi di origine.
Dopo cena guardiamo una partita di calcio in tv. Ma a 5 minuti dalla fine va via la corrente. Così ci siamo accorti che la guardia era seduta fuori dalla finestra del ristorante stava guardando la tv con noi.
In settimana riceviamo in ufficio l’inaspettata visita del Responsabile dell’Area. Sono contento perché i giovani ingegneri hanno modo di dare una ottima impressione della loro preparazione e attenzione. Oltre al nostro impegno sul lavoro, scambio con loro alcuni momenti dove cerco di capire la loro vita e le loro aspettative. Loro vivono in un paese devastato dalla delinquenza e dove la ricchezza è ad appannaggio di solo poche persone. Il loro stipendio (di giovane ingegnere) è di 1000 euro, ma si scontra con una disoccupazione dell’80 percento. Mi spiegano che sono gli unici che lavorano in tutta la loro “parentela”. Uno di loro carica la batteria del telefonino in ufficio perché a casa non ha la corrente!

Lo shopping mancato
Le giornate di questa settimana si susseguono pressoché sempre uguali. Solo giovedì abbiamo a disposizione un autista che ci accompagna in un grande magazzino. Lo “Shop Ride” è un supermercato come i nostri a Milano. Solo la frutta e la verdura hanno colori e sapori diversi. L’autista ci suggerisce di andare in un altro mercato. Arriviamo sul luogo attraverso una strada sterrata in una “favelas”. Siamo un po’ timorosi, visto quello che abbiamo sentito nei giorni precedenti. Quindi decidiamo di non scendere dal pulmino e di tornare in Guest House. Forse siamo stati eccessivamente prudenti, ma non abbiamo voluto rischiare solo per acquistare un souvenir che tranquillamente troviamo a Milano ad ogni fiera.

L’ultimo giorno
E’ venerdì e sono felicissimo di incontrare il mio amico rumeno Alin, giunto qui per un altro lavoro.
I ragazzi del corso mi organizzano una “festa di arrivederci”. Lorretta ha comprato delle arance che vengono vendute già sbucciate! Ripenso alle raccomandazioni della dottoressa e ai vaccini che ho fatto. Non mi sembra corretto rifiutare e così lo mangio. Speriamo di sopravvivere!
E’ ora di partire. Il percorso fino all’aeroporto sarà molto trafficato quindi lasciamo l’ufficio abbastanza presto e raggiungiamo la Guest House attraverso un passaggio interno.
Puntualmente arriva il pulmino con autista e guardia armata e partiamo direttamente per l’aeroporto.
Nel traffico l’autista insegue un’auto della polizia con la sirena che procede nella nostra direzione facendosi così largo nel traffico.
Incredibile quello che c’è sulla strada che porta all’aeroporto. Venditori di ogni cosa tra le corsie della strada e negozi a cielo aperto.
Suona il telefonino della guardia armata. Lui mi mostra il display e mi dice “your number”. Io non capisco. Lui risponde e parla nella sua lingua. Poi mi spiega che era suo fratello dal Belgio. Forse per lui il Belgio e l’Italia sono vicini o comunque in Europa, ma molto lontano da lui e dal suo mondo!
In aeroporto aspettiamo in auto 2 o 3 minuti, fino a quando arriva un incaricato della nostra Società. Intanto la guardia armata è fuori dal pulmino. Quindi scendiamo e lo seguiamo dentro l’aeroporto.
Diamo a lui passaporto, tessera mille miglia Alitalia e mail del biglietto elettronico. Lui compila la immigration form e ci chiede di firmarla. Consegna poi il tutto al check–in. Qui dobbiamo discutere perché la hostess sostiene che il peso della valigia supera il limite, ma poi verifichiamo che anche senza valigie la bilancia segna comunque 9.7 kg! Poi andiamo al controllo passaporti e qui l’incaricato della Società ci saluta.
Visto il largo anticipo di tempo visitiamo i due negozi di souvenir. Poi andiamo alla Lounge anche perché non abbiamo mangiato niente.
Dobbiamo lasciare la Lounge due ore prima del volo. Occorre (come da indicazioni della Hostess, che non sta al E51 come indicato, ma al E52 e per fortuna riconosce il biglietto che ho in mano) andare giù da una scala sul piazzale dell’aerostazione per riconoscere il proprio bagaglio prima di imbarcarlo.
Quindi dopo un controllo "visivo" del bagaglio a mano, entriamo in una area di attesa senza aria condizionata. Arriviamo a Milano così in orario.

NIGERIA
Lagos


Agama Lizard

VACCINI RICHIESTI:
- EPATITE A
- EPATITE B
- COLERA
- DIFTERITE
- TETANO
- FEBBRE GIALLA (
obbligatoria per legge e occorre mostrare il certificato del vaccino)
- MALARIA
- MENINGOCOCCICA A+C+Y+W135



Rifornimento di acqua

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